Il Fritto misto alla Piemontese è un piatto di tradizione popolare. Anticamente infatti gli animali di grossa taglia dopo la macellazione venivano suddivisi all'interno della famiglia e le animelle, i rognoni, i filoni, la cervella, il fegato e i testicoli venivano impanati nel pan grattato e fritti in olio. Nel corso degli anni la preparazione di questo piatto si è assai trasformata, soprattutto per adeguarsi al gusto (e dunque con numerose aggiunte, come tutti gli elementi dolci), ma conservando sempre i caratteri tradizionali. Il Fritto misto costituisce uno dei 'cavalli di battaglia' della cucina Piemontese in generale, e della 'Tettoia' in particolare, che lo propone assiduamente ai propri ospiti, con l'ambizione specifica della leggerezza; l'olio di frittura è dunque una spremitura di olive di prima qualità, che assicura fragranza e digeribilità, senza la fastidiosa untuosità che renderebbe pesante l'alimento fritto. Una delle caratteristiche più originali del Fritto misto è il connubio di cibi salati e dolci, da gustarsi contemporaneamente, accomunati dalla panatura o da una pastella in cui sono fritti.